domenica 5 maggio 2013

Lei col Mare




E
lla si congedò dal suo amore, lui partì, abbandonando la riva con una barca. 
Lei fece voto che in quello stesso posto lo avrebbe aspettato. Giorno dopo giorno, che lì avrebbe atteso il suo ritorno.

Col trascorrere del tempo, ella durante il giorno si confondeva con i raggi del sole, ed i suoi lunghi capelli biondi ne riflettevano la luce. Mentre nella notte il suo abito bianco si intonava col chiarore della luna. Il vento giocava tra le chiome e la sottile brezza del mattino le accarezzava soavemente il volto.

Ed ella lì, sempre in attesa. Fissa, immobile, sperando nel ritorno dell’amato.

Mentre respirava, osservava la rossa agonia di ogni tramonto. Lentamente i suoi piedi cominciarono a porre radici tra le dune.
La sua fedeltà si trasformò in roccia. Una roccia in più nel mare, più resistente dei marosi della solitudine che la flagellavano.

Trascorse così la prima estate, con i richiami dei gabbiani e gli aquiloni sospesi nel cielo. Come la prima estate passarono pure molti inverni. Inverni di gelo, sazi di freddo e incertezza, con un cielo gravido di nubi, come fosse un tetto di ghiaccio.

Il suo cuore, però, non poteva ingannarsi, ogni battito, ogni movimento, le assicurava che il suo amato avrebbe fatto ritorno. Il vento le recava i suoi sospiri, sfiorandole il volto come una carezza, che svaniva, però, allo scadere d’ogni secondo.

L’attesa, l’amore, la speranza e la dedizione la rendevano sempre più determinata, sempre più forte.
In alcuni momenti, mentre i giorni si spegnevano, uno dopo l’altro, davanti ai suoi occhi, il tempo stesso sembrava dissolversi. I frangenti apparivano ancor più possenti, quasi volendo nascondere l’orizzonte del suo amato.

Giornate buie, minacciose, grigie che come una coperta senza bordi occultavano la superficie del mare, però il suo amore luminoso resisteva, come il bagliore d’una candela dentro una bottiglia, protetto dalla malinconia.
Una primavera. I suoi occhi cominciarono a brillare. Vedendo stagliarsi sul lungomare una figura che si muoveva al ritmo della risacca, ma che al tempo stesso sfumava nel vento. Dagli occhi le fluì una lacrima che rimase come un cristallo sulla guancia.

Ancora trascorsero giorni di turbamento e giorni di burrasca, ciononostante, lei non si scosse, come la corteccia di un albero ben temprata, dura, resistente dal tempo, quasi tenace armatura, e come rami, tesi possenti sino a raggiungere il cielo.

I secondi, i minuti, ogni attimo si impressero, si sono marcati sul viso, segni indelebili di speranza. In esso si potevano leggere il respiro del mare e i suoi pensieri, mentre i suoi occhi si confondevano nell'orizzonte azzurro, sempre in attesa dell’amato.
Le onde andavano e venivano, portando con sé, rivolte con la sabbia, le sue inquietudini.

Mentre si avvicinava un nuovo tramonto, tra il rosso e l’arancione, ed il sole si accomiatava dal giorno con una luce magica ed un vento armonioso era imbevuto di musica cristallina, trasparente, Ella vide l’ombra d’un gabbiano affacciarsi poco a poco ed andarle incontro.

La brezza cambiò repentinamente di consistenza ed il suo
cuore lo riconobbe. Percepì la stessa atmosfera di quel giorno, quando le loro mani si erano inesorabilmente separate. Era lo stesso alito, lo stesso soffio di quando diede l’addio al suo amato.

Il cuore cominciò a palpitarle più forte e nelle sue pupille vide il riflesso delle ali del gabbiano occupare sempre più spazio, nell'atmosfera gialla di quel cielo d’estate, mentre lui si faceva sempre più vicino.
Su quelle ali aperte tornava l’amore, tornava la speranza, tornava la voglia di vivere e di amare. Ella riconosce il suo amore, lo sente nel suo cuore.
In quella spiaggia, è rimasto quell'albero con le radici ancora più profonde nella sabbia, più robusto e con tanti rami e foglie, con una goccia cristallizzata sulla corteccia, sempre alla riva del mare, sempre davanti alle onde, sempre aspettando il sole di ogni giornata e sempre di notte sotto la luce della luna.

Le radici, la corteccia, i rami, che si sono sviluppati, nell'attesa del suo amato sono oggi il sostegno per tutti i due, per continuare il loro amore, sin alla fine dei loro
giorni.


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